Ho partecipato, di recente, ad un incontro organizzato da Benefit Innovation e ManagerItalia in tema di ADIG – Accordi di Interdipendenza Generativi.
Ho ascoltato con grande interesse le esposizioni degli organizzatori e intervistati, tra i quali Manuela Pagani e Paolo Fedi di Benefit Innovation, Marinella de Simone e Dario Simoncini del Complexity Institute, fortemente e brillantemente incentrate sulla necessità di diventare consapevoli della nostra interdipendenza, per intessere e sviluppare relazioni personali e commerciali al servizio del bene comune.
L’accordo di interdipendenza generativo, figlio dell’accordo di interdipendenza ideato dall’imprenditore Francesco Mondora, si fonda sulla premessa del riconoscimento della necessità, per non dire l’urgenza, di vedere l’impresa come sistema vivente e affiancare, allo scopo di profitto, con pari intenzione, lo scopo di contribuire al bene comune e la disponibilità reciproca a fare impresa in questa direzione.
La negoziazione dell’accordo avviene quindi con la chiara previsione dell’assunzione, da una parte, di una obbligo una fornitura/acquisto di beni o servizi verso l’impegno, dall’altra, al miglioramento della propria filiera di produzione in ottica sostenibile, alla partecipazione a momenti formativi sul tema del bene comune e, infine, alla conclusione di almeno un altro accordo generativo con altro soggetto.
Questa catena di valore è generativa perchè dall’incontro della volontà di due parti emerge, come bene indipendente e interdipendente un sano e saldo impegno commerciale che volutamente si pone come parallelo al business as usual.
La responsabilità sociale, quindi, diventa da fattore di crescita reciproca verso l’interno e contemporaneamente una leva per il miglioramento verso l’esterno: un rinnovo continuo e potenzialmente infinito.
A mio parere gli accordi generativi si pongono perfettamente in linea con l’approccio sistemico che promuove l’analisi dei principali temi sulla sostenibilità ambientale, sociale ed economica, proponendo soluzioni su più piani: a problemi interdipendenti, vengono create soluzioni interdipendenti.
Viene così valorizzata l’innata capacità di impresa creativa dell’essere umano consapevole dell’importanza di comprendere la complessità del contesto in cui opera.
L’innesco di consapevolezza e del contesto è fondamentale se vogliamo creare, o generare, un impatto sociale efficace e duraturo nel tempo.
Si pone una grande sfida per tutti i professionisti e imprenditori sul tema della sostenibilità che non può più essere ignorata o solo guardata, ma deve essere riempita di contenuti e azioni concrete di valore, come tante stelle che brillano nel cielo solo se accese insieme.
A presto con nuovi sviluppi sul tema.
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